ALBERTO FORNACIARI



ALBERTO FORNACIARI ALBERTO FORNACIARI:

Figura fondamentale all’interno del Premio Rotonda
di Mauro Barbieri

Ci sono date, eventi, immagini che ci fanno ricordare le persone care non più in mezzo a noi.
Una foto, un profumo, un vestito che per tanti sono solo semplici oggetti, per altri diventano un trade union tra la vita terrena ed una superiore .
Sicuramente nel mondo dell’arte, gli artisti che sono scomparsi, hanno lasciato un qualcosa in più come , le loro emozioni, le loro illusioni, le proprie gioie .
Tutto questo attraverso le opere d’arte eseguite durante la propria vita terrena. Queste sopravvivono allo scorrere del tempo e celano al loro interno un’anima.
Sono il segno tangibile di un’esistenza fatta di affetti e speranze, di gioie e dolori ,e sono vive agli occhi di chi le sa osservare.
Tra i numerosi amici che ho avuto il piacere di conoscere e frequentare, c’è sicuramente Alberto Fornaciari.
Artista livornese ,si è saputo fare apprezzare da quanti lo conobbero per la sua disponibilità, correttezza e grande professionalità messa in campo ogni qualvolta era chiamato in prima linea .
Alberto, era stato un vero punto di riferimento del Circolo Massimo Luschi di Shangai, ma soprattutto un cardine insostituibile nell’organizzazione del Premio Rotonda Città di Livorno, storica manifestazione estiva livornese.
Amato nell’ambiente culturale cittadino per la sua genuinità, si era ritagliato anche la fama di “persona per bene”, anche nel campo del sociale.
La pittura era il suo mondo, fatto di colori e immagini
La ricerca cromatica nelle opere, è per un artista, uno dei punti fondamentali della propria pittura, sia essa fatta seguendo la tradizione figurativa, o immergendosi nel mondo dell’informale e dell’astrattismo.
Attraverso un attento esame dei contrasti tonali, alcuni riescono a realizzare concretizzazioni estetiche d’indubbio fascino.
Parlando di Alberto Fornaciari, non si può prescindere da quanto detto sopra.
Pur trovandoci di fronte ad una pittura che per molti può definirsi “semplice”, questa non lo è per coloro, che vivono l’arte attraverso giudizi critici.
In pochi, come Alberto, riuscivano a trasferire sulla tela le innumerevoli sfumature e i riflessi dell’acqua.
Non era il pittore delle trasparenze marine, ma le sue opere, eseguite in una chiara veste moderna, riescono ancora oggi comunque ,a farci respirare il salmastro del mare.
In numerosi dipinti, l’artista tendeva a creare quadri monocromatici, dove il blu del mare e del cielo sembravano uscire dalla realizzazione di un mosaico, fatto di campiture e pennellate ben definite . La profondità dei suoi quadri non stava tanto nella tipologia dei soggetti realizzati, ma nel modo in cui questi venivano rappresentati.
Era un artista contemporaneo, che riusciva a vivere il suo tempo, emozionando il pubblico con rappresentazioni realistiche .
I suoi blu, con le innumerevoli tonalità, erano intrisi di profondo e sincero amore per il paesaggio marino.
Un mare, che ha vissuto quotidianamente, grazie alla passione della sua barca, inseparabile compagna di tante giornate .
I suoi sentimenti si riflettevano, sia nelle impetuose ed irruente mareggiate, che nelle calme e silenziose marine al tramonto.
Partito dalla classica pittura di tradizione, nel tempo aveva personalizzato il proprio modo di fare arte.
Definito da molti addetti ai lavori, un’impressionista moderno, per quel suo modo di pitturare a “zona”, senza casualità, ma con estrema sintesi, ha saputo nel corso degli anni, abbracciare non solo soggetti marini, ma anche varie altre tematiche.
Dai paesaggi di campagna, ai ritratti, dalle nature morte ai nudi, tutti realizzati, con grande emotività.
Ad agosto 2021 ricorreranno i sette anni dalla sua scomparsa.
Siamo però certi, che durante le varie giornate del “suo” Rotonda" se verrà organizzata , lui sarà lì, accanto ad ogni amico che espone, pronto a sostenerli come quando era in vita, perché nessuno muore mai se vive nel cuore di chi resta…..






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