ELISA CAMICI



ELISA CAMICI La pittura di Elisa Camici
E’ usando esclusivamente le sue ali, libera da qualsiasi retaggio culturale, muovendosi su un terreno scevro da manierismi, arcaismi, dagli infiniti ismi di cui talvolta abbondiamo, che Elisa Camici, ricca di una buona educazione artistica, si è immessa nel fantastico mondo pittorico dell’arte . Perché sostanzialmente è di arte che si parla, sganciata da ogni legame, affrancata da tentativi di costrizione. E’ così che Elisa si è introdotta nel panorama pittorico contemporaneo cantando ed esprimendo il suo pensiero. Ecco quindi i suoi paesaggi fantastici che di verdi e di azzurri si nutrono mescolandosi a fiocchi infiniti di colore, a palloncini arditi fatti di innocenza o piuttosto di estro consumato con la malizia di una vena sicura e controllata . Non solo naif, ma una geniale interpretazione di percorsi mentali ben definiti. Le sue ardite costruzioni simboliche si immettono in sentieri forse soltanto sognati, senza dubbio conseguenza di un incredibile lavoro di ricerca alimentato da una forte consapevole ( Giuliana Matthieu). PICCOLI ANGOLI DI UN'INFANZIA MAI PERDUTA
Nei  suoi quadri M.Elisa Camici rappresenta la pienezza della vita,con le sue mille occasioni di incontro,le opportunità, le sensazioni, le emozioni, i fatti, le consuetudini ed i colpi di scena che  rendono la vita colorata ed unica. Il suo sguardo sul mondo è quello di chi osserva il coesistere delle cose con un caleidoscopio,un piccolo strumento che piace molto ai bambini perché le piccole tessere colorate mandano in frantumi le immagini per poi ricomporne altre. Infatti, al di là delle figure ,si notano ovunque tocchi di vari colori , simili alle tessere delle immagini frantumate nel caleidoscopio che poi si aggregheranno in nuove immagini,  non piatte, però, come in quel  piccolo e poetico cannocchiale, ma immerse nello spazio. Infatti un altro aspetto molto bello è la coreografia di ogni suo quadro,che ci mostra mille, impensati, spazi: persone che soggiornano nelle case o all'aperto, in angoli a loro graditi, vicino a viali di alberi su cui si posano uccelli,strisce di mare con barche e pesci  che si insinuano fra le piazze e le vie: come a Livorno,quando c'è Libeccio, ed il mare respira dappertutto, con il suo alito salato e, mentre ci sfiora la pelle e la bocca, lo "vediamo" anche se non  è davanti ai nostri occhi. E poi strade e tetti su cui abitano gatti grandi,ad indicare che lassù sono padroni o che chi li guarda li cerca ed ha occhi solo per loro. Tutta questa vitalità incredibile , non è il cupo'"horror vacui' del Barocco, ma , la perfetta  armonia  del mondo e delle sue miriadi di possibilità' che solo una musicista come Elisa sa cogliere: il colore si fa musica e ritmo, sensazioni auditive , olfattive, visive, tattili, del gusto si fondono in una immensa sinestesia, eppure, incredibilmente, ogni cosa è al suo posto. Nelle ultime opere naif  c'è più spazio,più aria,più poesia. L'autrice sceglie piccoli angoli di mondo e li rappresenta con lo sguardo ingenuo dei bambini, ritornando all"infanzia, quando tutto era più semplice e c'era il tempo per guardare,fantasticare ,sognare. Un viaggio alla ricerca di un senso della vita che segua una "non logica" ed apra spazi magici.Alla scelta stilistica consapevole, ben resa dalla tecnica pittorica in acrilico, si aggiungono ricordi affioranti alla memoria, immagini di vecchi libri illustrati mai obliate, impressioni che ancora fanno vibrare il cuore e che ispirano,in chi guarda, una struggente nostalgia . Alcune opere sono connotate  da toni rossi,gialli,aranciati ed esprimono gioia e vitalità. Paesaggi illuminati da un sole estivo che accende i colori dei tetti e degli alberi,con colombe che , sul dorso, portano fiori, o attività lavorative svolte all'aperto da più personaggi,in cui la fatica diviene una specie di allegro gioco o gara in cui si gode del semplice stare insieme dello sfidarsi e ,più che il guadagno e l'utilità, conta il "divertirsi" ed il "vincere". In questi quadri la "musica"di fondo è vivace ed allegra,come una marcetta suonata da una banda di paese che trascina e quasi costringe ad adeguare il passo. In altre opere,dove prevalgono i colori freddi, come azzurri, verdi, grigi, ma il rosa ed il bianco sono sempre presenti, si percepisce il mistero blu della notte  che avvolge ogni cosa,portando sogni, speranze, magie, e si ha l'impressione che nel buio, mentre tutti dormono, possano accadere cose che, di giorno, sembrerebbero impossibili: margherite che crescono a dismisura,pesci colorati e barche che, come per incantesimo, risalgono le correnti ed escono da fiumi e mari e vagano per spiagge e villaggi. E, dopo questo esodo inspiegabile, i pesci dalla forma tondeggiante, simili a palloncini sfuggiti di mano, nuotano nel cielo accanto alla luna e le casette addormentate sembrano finite in fondo ad un acquario. Qui la "musica" è come una sinfonia dolce,misteriosa e ci strappa  un sospiro
(Cristina Quartarone)
ELISA CAMICI ELISA CAMICI ELISA CAMICI ELISA CAMICI

La pittura di Elisa Camici
E’ usando esclusivamente le sue ali, libera da qualsiasi retaggio culturale, muovendosi su un terreno scevro da manierismi, arcaismi, dagli infiniti ismi di cui talvolta abbondiamo, che Elisa Camici, ricca di una buona educazione artistica, si è immessa nel fantastico mondo pittorico dell’arte . Perché sostanzialmente è di arte che si parla, sganciata da ogni legame, affrancata da tentativi di costrizione. E’ così che Elisa si è introdotta nel panorama pittorico contemporaneo cantando ed esprimendo il suo pensiero. Ecco quindi i suoi paesaggi fantastici che di verdi e di azzurri si nutrono mescolandosi a fiocchi infiniti di colore, a palloncini arditi fatti di innocenza o piuttosto di estro consumato con la malizia di una vena sicura e controllata . Non solo naif, ma una geniale interpretazione di percorsi mentali ben definiti. Le sue ardite costruzioni simboliche si immettono in sentieri forse soltanto sognati, senza dubbio conseguenza di un incredibile lavoro di ricerca alimentato da una forte consapevole ( Giuliana Matthieu). PICCOLI ANGOLI DI UN'INFANZIA MAI PERDUTA
Nei  suoi quadri M.Elisa Camici rappresenta la pienezza della vita,con le sue mille occasioni di incontro,le opportunità, le sensazioni, le emozioni, i fatti, le consuetudini ed i colpi di scena che  rendono la vita colorata ed unica. Il suo sguardo sul mondo è quello di chi osserva il coesistere delle cose con un caleidoscopio,un piccolo strumento che piace molto ai bambini perché le piccole tessere colorate mandano in frantumi le immagini per poi ricomporne altre. Infatti, al di là delle figure ,si notano ovunque tocchi di vari colori , simili alle tessere delle immagini frantumate nel caleidoscopio che poi si aggregheranno in nuove immagini,  non piatte, però, come in quel  piccolo e poetico cannocchiale, ma immerse nello spazio. Infatti un altro aspetto molto bello è la coreografia di ogni suo quadro,che ci mostra mille, impensati, spazi: persone che soggiornano nelle case o all'aperto, in angoli a loro graditi, vicino a viali di alberi su cui si posano uccelli,strisce di mare con barche e pesci  che si insinuano fra le piazze e le vie: come a Livorno,quando c'è Libeccio, ed il mare respira dappertutto, con il suo alito salato e, mentre ci sfiora la pelle e la bocca, lo "vediamo" anche se non  è davanti ai nostri occhi. E poi strade e tetti su cui abitano gatti grandi,ad indicare che lassù sono padroni o che chi li guarda li cerca ed ha occhi solo per loro. Tutta questa vitalità incredibile , non è il cupo'"horror vacui' del Barocco, ma , la perfetta  armonia  del mondo e delle sue miriadi di possibilità' che solo una musicista come Elisa sa cogliere: il colore si fa musica e ritmo, sensazioni auditive , olfattive, visive, tattili, del gusto si fondono in una immensa sinestesia, eppure, incredibilmente, ogni cosa è al suo posto. Nelle ultime opere naif  c'è più spazio,più aria,più poesia. L'autrice sceglie piccoli angoli di mondo e li rappresenta con lo sguardo ingenuo dei bambini, ritornando all"infanzia, quando tutto era più semplice e c'era il tempo per guardare,fantasticare ,sognare. Un viaggio alla ricerca di un senso della vita che segua una "non logica" ed apra spazi magici.Alla scelta stilistica consapevole, ben resa dalla tecnica pittorica in acrilico, si aggiungono ricordi affioranti alla memoria, immagini di vecchi libri illustrati mai obliate, impressioni che ancora fanno vibrare il cuore e che ispirano,in chi guarda, una struggente nostalgia . Alcune opere sono connotate  da toni rossi,gialli,aranciati ed esprimono gioia e vitalità. Paesaggi illuminati da un sole estivo che accende i colori dei tetti e degli alberi,con colombe che , sul dorso, portano fiori, o attività lavorative svolte all'aperto da più personaggi,in cui la fatica diviene una specie di allegro gioco o gara in cui si gode del semplice stare insieme dello sfidarsi e ,più che il guadagno e l'utilità, conta il "divertirsi" ed il "vincere". In questi quadri la "musica"di fondo è vivace ed allegra,come una marcetta suonata da una banda di paese che trascina e quasi costringe ad adeguare il passo. In altre opere,dove prevalgono i colori freddi, come azzurri, verdi, grigi, ma il rosa ed il bianco sono sempre presenti, si percepisce il mistero blu della notte  che avvolge ogni cosa,portando sogni, speranze, magie, e si ha l'impressione che nel buio, mentre tutti dormono, possano accadere cose che, di giorno, sembrerebbero impossibili: margherite che crescono a dismisura,pesci colorati e barche che, come per incantesimo, risalgono le correnti ed escono da fiumi e mari e vagano per spiagge e villaggi. E, dopo questo esodo inspiegabile, i pesci dalla forma tondeggiante, simili a palloncini sfuggiti di mano, nuotano nel cielo accanto alla luna e le casette addormentate sembrano finite in fondo ad un acquario. Qui la "musica" è come una sinfonia dolce,misteriosa e ci strappa  un sospiro
(Cristina Quartarone)

 
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