PIERA PIERI



PIERA PIERI www.artealivorno.it/pierapieri
pierapieri3@gmail.com


“Fiorentina di nascita, vive ed opera a Livorno.
Si dedicata alla pittura fin dalla giovinezza. Studia psicologia all’università; in seguito si diploma come disegnatrice di moda e intraprende tale attività. Tuttavia, ben presto capisce che la propria vocazione è ben altra: carattere incondizionatamente libero, non si sente appagata, avverte il disagio di non poter esprimere liberamente le proprie sensazioni. Lascia così il settore della moda e si dedica totalmente alla pittura, anche in senso professionale.
Il precedente trasferimento dalla deliziosa e umanistica Firenze alla “scapigliata” Livorno non poteva che generare un pittoricismo ardito e robusto. Allieva di Mazzaccherini, il colorista, e di Pelleschi, si applica con straordinaria abnegazione, anche dieci ore al giorno, ripetendo anche venti o trenta volte lo stesso disegno, lo stesso particolare: “la caparbietà mi ha permesso di introdurmi più velocemente nell’ambiente pittorico: ritoccavo e ritoccavo più volte, fino a che non riuscivo a correggere i miei errori…”.
I risultati sono immediati, ma le lezioni dei maestri sono sin troppo palesi, e il rischio di scivolare nel manierismo è elevato. Così la Pieri decide di continuare da sola la propria ricerca, di prepararsi al “grande volo”, assecondando una formidabile spinta interiore: “certo, la scuola macchiaiola costituisce il riferimento fondamentale per tutti i pittori della nostra area, ma ad un certo punto avvertii forte il bisogno di distaccarmi per esprimere appieno la mia personalità”.
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Abbraccia così un figurativo più moderno, più congeniale al suo segno schematico, più personalizzato anche nelle tinte. Il colore, un tempo acceso dai gialli e dai vermiglioni, si stempera nei toni grigi e nel nero dei contorni. Spesso la figurazione è animata da toni sociali, rappresenta le scure ombre, il vizio, la sofferenza. Più tardi approderà a un verismo fantastico, immaginario.
Attualmente le tonalità sono soffuse ed armoniose, comunicando un senso di serenità. E’ una pittura , realizzata dal vero, “visiva” ma non del tutto realistica, fatta dell’essenziale. La Pieri non si limita ad una rappresentazione fotografica dell’ambiente, ma cerca di dipingere momenti di vita, di interpretare sentimenti.
Il suo programma è esposto dalle sue stesse parole, a commento di una propria opera, e pare tinteggiato di psicanalisi, di cui è studiosa: “partendo da un figurativo moderno tendo, attraverso un passaggio di lente composizioni, ad una figura e integrale disintegrazione dell’immagine. La forma, che diviene così pretesto al colore, chiede ampia libertà. In essa sono trasferiti materialmente le ipotesi, i ricordi, i concetti, i desideri…”.
L’impatto con l’ambiente stravagante della pittura labronica, che non respinge ma neanche accoglie, non è sicuramente indolore, e soprattutto per che voglia esulare dalle sue tradizioni per esprimersi in una “corrente nuova “. Ma Piera non si è persa d’animo, ottenendo con serio impegno i meritati riconoscimenti.
La prima mostra personale si svolge a Firenze: qualche mese dopo, la mostra presso la Galleria Michelangelo di Sassari. Segue una intensa attività svolta in Italia e all’estero. La prima apparizione al Premio Rotonda è del 1977, con immediato riscontro da parte del pubblico e della critica.
Altra tappa fondamentale, che Piera ricorda con giustificato orgoglio, l’ingresso , nel 1990, su invito degli stessi responsabili, nella cerchia del famoso “Gruppo Labronico”, prima donna insieme all’altra artista livornese Gabriella Ulivieri. La produzione, particolarmente apprezzata fuori dell’ambiente livornese, è più volte giustamente premiata.
Nel dicembre 1999 partecipa al 6° concorso di pittura e scultura di Donoratico, importante rassegna della costa toscana , e si aggiudica il 2° premio.
Seguiranno mostre personali e collettive, in particolare modo quelle con il Gruppo Labronico in giro per l’Italia e quelle organizzate a livello nazionale dalla F.I.D.A.P.A. sez. di Livorno.
E' socia del Gruppo labronico”.

Stefano Barbieri


 
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